G. Cristofolini
Riassunto ‑ Nicolò Leoniceno, medico e botanico nato a Vicenza nel 1428 e morto a Ferrara nel 1524, trascorse gran parte
della sua lunga vita presso lo Studio Ferrarese e presso la Corte Estense. Profondo conoscitore del greco e del latino e raffinato
umanista, destò scalpore pubblicando, nel 1492, un pamphlet sugli errori in materia medica di Plinio e di altri autori antichi.
L’accusa mossa a Plinio era che questi, nella celebre opera “Naturalis historia”, avrebbe commesso non pochi errori nell’iden‐
tificazione e nella descrizione delle specie vegetali. La pubblicazione suscitò una vivace polemica, in cui entrarono illustri fi‐
gure dell’Umanesimo, quali Angelo Poliziano, Ermolao Barbaro, Pandolfo Collenuccio. L’analisi dello scritto del Leoniceno
dimostra che in molti casi (benché non in tutti) la critica a Plinio era fondata. Bisogna notare, tuttavia, che la botanica del‐
l’epoca classica e medievale non poggiava su categorie tassonomiche unanimemente accettate, né su un uso codificato dei
nomi: per cui all’origine della disputa non stava tanto il vero o presunto uso errato dei nomi da parte di Plinio, quanto l’as‐
senza di un sistema codificato di tassonomia e di nomenclatura. Si conclude che Leoniceno non fu soltanto il primo ad ana‐
lizzare un testo classico con spirito critico e spregiudicato, ma fu anche il primo ad aprire una discussione su come si possa
definire in modo certo il nome delle specie vegetali, tema che resterà cruciale nei secoli successivi.
Parole chiave: Dioscoride, nomenclatura, Plinio il Vecchio, Storia della Botanica, tassonomia, Teofrasto, umanesimo scientifico
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