E. Macellari
Riassunto ‑ Il 23 Marzo 2022, su suggerimento della Scuola Primaria Lambruschini di Padova, con un bel progetto didattico, un’area verde della città di Padova viene dedicata alla naturalista Silvia Zenari, nata a Pordenone nel 1895 e distintasi nella sua vita per l’attività di indefessa esploratrice botanica, ricercatrice e docente universitaria come botanica e geologa, in un periodo storico in cui le donne avevano serie difficoltà a raggiungere posti di rilievo nel mondo accademico, nonostante le qualità di studiose e scienziate. Poche anzi pochissime le vie, le piazze e i giardini dedicati alle donne, e nel caso, sempre con nomi di Sante e martiri per lo più, rivendica da anni l’Associazione Italiana Toponomastica Femminile che si prodiga perché le donne vengano ricordate per ciò che hanno fatto, prodotto e ideato, al pari dei colleghi maschi. Nel caso delle botaniche, chi scrive ha avuto l’opportunità negli ultimi anni di portare all’attenzione del pubblico diverse figure che in questo ambito, quello delle Scienze Naturali, nei due secoli scorsi in particolar modo, ha visto entusiasmanti e prolifiche attività di ricerca sul campo, di laboratorio e di storia della scienza da parte delle donne, come la nota Eva Mameli Calvino, prima donna docente di Botanica in Italia, nel 1915
Parole chiave: botanica, donne, Eva Mameli Calvino, fitogeografia, scienza, Silvia Zenari, Toponomastica femminile
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